Percorso: 250 km | Durata: 5 giorni | Periodo consigliato: luglio
Questo itinerario ha come scenario la costa atlantica, all’estremità più occidentale di Europa.
È una delle zone più selvagge, remote e meno abitate del vecchio continente e della verde Erin.
Il Connemara rappresenta la regione d’Irlanda che incarna lo spirito irlandese, che concentra in pochi chilometri gli scorci più caratteristici del paesaggi e gli angoli dove la cultura celtica sopravvive e resiste all’avanzare della globalizzazione.
N.B. Noi abbiamo suddiviso l’itinerario in 5 giorni per un’esperienza rilassante, ideale anche ai non esperti e con la possibilità di aggiungerci visite e attività, ma ovviamente il tutto può essere condensato in meno giorni e più chilometri quotidiani da percorrere a seconda delle esigenze e della capacità.
Dopo avere girato e visitato Galway, imboccate la strada conduce fino al Lough Corrib, dove troneggiano prati verdissimi e vedute lussureggianti del lago e delle sue isole.
Consigli
- Massima prudenza, visto che uscendo la Galway la strada è molto trafficata.
- Se la giornata è bella imboccate le stradine secondarie che si affacciano sul lago e preparatevi un gustoso pic nic da fare in riva.
Il giro è molto lungo ma merita per la vista di paesaggi mozzafiato. In questa zona si trovano aree ancora del tutto selvagge, come la catena di colline dei Twelve Bens.
Qui la natura si è sbizzarrita, in una varietà di paesaggi sorprendente, derivata in primo luogo dalle forme nelle quali l’acqua, abbondante tutto l’anno, ha plasmato queste colline dal profilo tozzo e a volte bizzarro tra le quali si aprono strette vallate e piccoli laghi nei quali si specchiano l’azzurro intenso del cielo (quando c’e’ il sole) e il verde brillante dei prati.
Consigli
- Rimanere sulle strade asfaltate, data la presenza di acquitrini.
- Fare rifornimento di acqua prima di partire: scarseggiano i posti di ristoro.
- Non dimenticate una sosta a Maam Cross per la bellezza del paesaggio.
La prima tappa del percorso prevede il raggiungimento di Letterfrack, a una distanza di 26 km. Per arrivare a Leenane, si può optare per due differenti soluzioni che percorrono la famosa Sky Road.
La upper Sky Road: è consigliata a ciclisti esperti. Infatti prevede una salita molto ripida di circa 2 km, dalla cui sommità si può ammirare uno de panorami più suggestivi della zona.
La lower Sky Road: questo percorso segue invece l’andamento naturale della costa, con una minore difficoltà di esecuzione
Consigli
- Fare scorta di acqua e di cibo.
- Attrezzarsi per il vento che in questa zona non perdona.
La distanza può essere coperta con due differenti tragitti.
O la strada diretta lunga circa 30 km la N59, o il percorso alternativo, consigliato a chi desidera procedere con maggiore difficoltà, data la presenza di saliscendi e tornanti, seguendo la R335, più impegnativa ma capace di regalare scorci indimenticabili.
In questo secondo caso, si percorre anche un tratto costiero che si affaccia sulla Clew Bay, passando da Murrisk e scorgendo alla propria destra la sagoma inconfondibile del Croagh Patrick.
Anche in questo caso sono possibili due alternative. Seguire la strada diretta più breve e semplice nell’esecuzione e o percorrere il percorso che passa da Killavally e Finny, la R330, che costeggia il Lough Mask. Paesaggi da favola con il sole.
Consigli
- Attenzione in caso di pioggia. Queste strade, spesso in pendenza, si trasformano in veri torrenti d’acqua dopo gli acquazzoni o le piogge insistenti.
- Prestate attenzione anche all’uscita delle scuole e in prossimità delle fattorie.
Oltre all’itinerario base, vi proponiamo anche due possibili varianti per apprezzare al meglio i paesaggi incantevoli di questa regione.
Qui la costa è tutto un succedersi di fiordi e penisole dal profilo frastagliato di cui i principali sono rispettivamente Kilkieran Bay e Rosmuck Peninsula: è la Iar Chonnachta la più importante zona di lingua gaelica d’Irlanda.
Costeggiando la sponda opposta della baia di Kilkieran arriviamo a Carna. Questo è un vero paradiso per i ciclisti: davanti al pugnetto di case del villaggio, si snoda un complicato intreccio di isolette collegate alla terra ferma e fra di loro da un sistema di ponticelli. È possibile spingersi fino alle isole più lontane per ammirare paesaggi mozzafiato, spiagge di sabbia bianchissima e assaporare un’atmosfera di totale solitudine, pace e tranquillità. Le vostre pedalate saranno accompagnate solo dal rumore del mare e dal verso dei gabbiani.
Consigli
- Una sosta per visitare Pearse’s Cottage, dove dimorò Padraig Pearse, uno degli sfortunati patrioti fucilati dopo la rivolta anti- inglese del 1916 (cfr. Michael Collins e la scena iniziale).
- Attenzione all’alta marea, che può sommergere alcuni ponti a fino d’acqua e impedire così il ritorno sulla terra ferma.
- Non ci sono bar o pub per molti chilometri.
- Attenzione a non perdervi nella moltitudine di stradine: spesso è difficile capire dove finisce un’isola e ne inizia un’altra.
- Non perdetevi Dog’s Bay, un’incantevole spiaggia di fine sabbia bianca che riluce col sole.
Fino a qualche decennio fa erano fra i posti più remoti d’Europa, che oggi stanno tentando di conservare le ultime vestigia di un modo di vivere di altri tempi, che basava la propria sussistenza essenzialmente sull’allevamento e sulla pesca.
Prendendo il traghetto da Galway o da Rossaveal per Inishmore, la più grande delle tre isole, si può fare il giro in un paio d’ore. Sul lato sud, imponenti scogliere scendono a precipizio nel mare da un altezza di oltre cento metri. Verso nord, il terreno scende in lieve pendenza fino al mare, tra i bassi muri di pietra e le bianche casette che conservano in molti casi i tradizionali tetti di paglia.
Consigli
- In caso di tempeste atlantiche o cattivo tempo, sovente vengono completamente isolate dalla terraferma, quindi se il tempo volge al peggio, siate pronti a rimanere sulle isole.
- Ci sono solo pochissimi b&b: conviene prenotare o fermare le camere a inizio giornata.