Ecco di nuovo il pub: nessuno sputa più nella segatura come all’inizio del secolo, né nelle sputacchiere giganti messe a disposizione dei clienti. In compenso, si gioca ancora a freccette.
Il gioco trarrebbe le sue origini durante la guerra dei Cent’ Anni. La leggenda vuole che in un giorno di brutto tempo, gli arcieri inglesi, al riparo in un granaio, si divertissero a lanciare delle frecce su un ceppo di legno. Fecero in fretta ad accorciare i loro proiettili fino a ottenere dei «dardi», simili alle freccette attuali.
La divisione in settori del bersaglio attuale si ispira alle venature del legno. Così nacque questo famoso gioco dalle regole complicate. Proveremo a spiegarvele il più semplicemente possibile.
Si può giocare individualmente o in squadre. Lo scopo del gioco è di partire da una cifra prestabilita e arrivare prima degli altri a zero, deducendo ogni volta i punti ottenuti.
Questa cifra è generalmente 301 se i giocatori sono due e 501 per due squadre. Ogni giocatore ha a sua disposizione tre freccette e tenta di colpire il bersaglio posto a 1,73 m dal suolo e situato a 2,74 m da una linea chiamata hockey fine. Questo bersaglio assomiglia a una torta tagliata in 20 fette. Un tempo era in legno d’olmo, e per conservarlo, lo si immergeva ogni sera in un barile di birra. Oggi si utilizza la sisal, una fibra vegetale compressa e cerchiata in ferro.
I settori sono numerati da 1 a 20, apparentemente alla rinfusa, mentre in effetti i numeri più alti sono circondati da numeri più bassi. Ogni freccetta segna i punti corrispondenti al punto d’impatto. Il cerchio esterno raddoppia i punti, quello in mezzo li triplica, il centro (bull eye, colorato di rosso o nero) vale 50 punti e il piccolo cerchio intorno 25 punti. Le freccette che si impiantano ma poi cadono non contano. A 301, bisogna sempre cominciare con un doppio per avere il diritto di continuare (questa parte è detta «double in»).
La fine è spesso eroica! Non bisogna superare lo zero e si ricomincia finche non lo si raggiunge precisamente. Inoltre, bisogna finire con un doppio! Ma abbiate pazienza, anche i più grandi ospiti fanno a volte fatica a finire.
Questo per le regole applicate nelle gare ufficiali. Adesso, le cose si complicano ancora: ogni pub ha le sue abitudini, le sue regole. Esistono diverse varianti più conviviali come il «killer», il «capital», il «mickey» o l’«orologio». Non stiamo a spiegarvele nei dettagli. Le freccette nei pub sono soprattutto un passatempo, allora non inalberatevi se vi tirano fuori dal cappello una regola sconosciuta. E non siate dei cattivi giocatori, visto che si finisce sempre con una buona pinta di birra.