L’arpa è lo strumento simbolo dell’Irlanda e, nonostante oggi stia godendo di una rinnovata popolarità, è all’origine di una evidente contraddizione riguardante la musica irlandese. Emblema nazionale del Paese almeno a partire dal XIII secolo, essa rimane tuttavia uno strumento raro in Irlanda.
Le ragioni della relativamente scarsa presenza dell’arpa in Irlanda sono molteplici: strumento solistico per eccellenza, quando è utilizzata per l’accompagnamento, l’arpa scivola facilmente verso la mediocrità; inoltre, sebbene sia uno strumento difficile da trasportare, gli arpisti difficilmente acconsentiranno (a differenza dei pianisti) a suonare su un’arpa diversa dalla propria; aggiungiamo la grande difficoltà a mantenere lo strumento accordato e si potrà comprendere con quali e quanti problemi devono confrontarsi gli arpisti.
Vi è tuttavia un’ultima ragione, più antica, che determina in maniera fondamentale la connotazione stessa dell’arpa: sin dall’antichità le sue caratteristiche di nobiltà ne hanno allontanato gli strati sociali più popolari, e questa caratteristica si è da allora stabilita in modo definitivo. L’arpa resta quindi ancora oggi uno strumento “non-popolare”, il che spiega chiaramente la sua infrequenza, per non dire quasi totale assenza, nei pubs.
Una delle principali attuali tendenze, è quindi la sua utilizzazione quale strumento di accompagnamento, alla stregua della chitarra, e non più in qualità di strumento solistico, posizione in cui dovrebbe trovarsi in virtù del suo rango aristocratico.
In Irlanda l’Arpa non è che il simbolo di un’epoca ormai passata, considerata quasi l’Età dell’Oro, sebbene ogni anno si svolgano alcuni festivals ad essa consacrati, come quello di Nobber, nella Contea di Meath, in onore di Turlough O’Carolan.
Testi tratti dagli articoli di Alfredo De Pietra