Le Uilleann Pipes possono essere considerate senza dubbio le cornamuse più sofisticate e complesse dell’intera famiglia, a causa di una evoluzione tecnica che si verificò verso la metà del XVIII secolo: l’introduzione dei regulators.
Con questo termine si indica un insieme di tre escrescenze che somigliano ai bordoni, ma che poggiano sulla coscia del musicista e sulle quali sono disposte le chiavi.
E’ premendo su queste piccole chiavi mediante il polso o il bordo della mano (il tutto continuando a suonare mediante il chanter) che il musicista riesce a produrre, oltre alla melodia, anche un accompagnamento ricco di armoniche, talvolta anche con caratteristiche ritmiche. L’uso appropriato dei regulators è considerato il massimo dell’arte per uno uilleann piper.
Inizialmente, verso il 1800, le uillean pipes avevano un solo regulator per poi nel tempo arrivare a tre. Questo sviluppo, apparentemente secondario, a nostro avviso è invece di singolare importanza: la musica irlandese è per lo più esile, a causa della preponderanza del canto, arte solistica che non necessita di accompagnamento, ritmico o armonico che sia; inoltre le uilleann pipes sono considerate da tutti gli appassionati di musica tradizionale irlandese lo strumento più vicino alla voce umana, grazie alle numerose possibilità di modulazione del suono.
Da un punto di vista strettamente musicologico, la tonalità usata oggi maggiormente è il Re (concert pitch), ma è questo uno sviluppo relativamente recente, causato di certo dall’uso delle uilleann pipes nelle concert halls americane della fine del XIX secolo, ma tendente anche a facilitare il suono in gruppo. In effetti i modelli più antichi erano tutti accordati in tonalità più basse, in Do o in Si bemolle (e questi ultimi modelli sono detti “flat sets”), fino alla variazione attribuita a William Taylor (1830-1901), costruttore di cornamuse originario di Drogheda.
Esistono almeno tre tipi fondamentali di abbellimento per le mlodie da ballo, utilizzati anche dai flautisti da alcuni decenni: il popping, il cranning ed il rolling. Queste tecniche sono invece usate molto raramente nelle slow airs, dove si potrà osservare meglio questa somiglianza tra le uilleann pipes e la voce.
Testi tratti dagli articoli di Alfredo De Pietra