Guinness, la birra scura più famosa del mondo

Tutto sulla Guinness, la birra scura più famosa e amata del mondo. Dalla produzione alla spillatura fino alle celebri pubblicità.
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La Guinness è una birra di tipo stout (scure e corpose), prodotta in Irlanda dal 1759 dalla Arthur Guinness Son & Co., nella sua fabbrica di Dublino. La guinness è probabilmente una delle birre stout più famose e amate in tutto il mondo, dall’aspetto e sapore inconfondibili.

La sua storia leggendaria legata all’Irlanda e a Dublino, insieme al suo modo unico di comunicare, fanno della Guinness un mito assoluto veicolato in ogni angolo del pianeta.

Caratteristiche della Guinness

Tutti riconoscono la birra Guinness grazie al suo colore scuro, quasi nero, sormontato dall’inconfondibile schiuma bianca, compatta e cremosa, che la rende unica al mondo. Anche il gusto della Guinness è facilmente riconoscibile: amarognolo, dal retrogusto tostato, con note di caffè e cacao che anche i non intenditori possono avvertire sul palato.

La Guinness appartiene alla categoria di birre stout, ovvero birre scure ad alta fermentazione prodotte con l’aggiunta di malto d’orzo e orzo tostati.

Gli ingredienti

Questa combinazione vincente di gusto e di corposità deriva dalla sua produzione assolutamente originale: la Guinness irlandese viene realizzata con acqua proveniente dalla sorgente di Lady’s Well, nella zona delle Wicklow Mountains, purissima e qualitativamente superiore rispetto alla birra Guinness prodotta in altri paesi del mondo con acque locali meno cristalline. Questo si traduce in una corposità e una cremosità maggiore della schiuma e in un sapore unico.

Ma quali sono gli altri ingredienti? Luppolo, orzo maltato, orzo non maltato torrefatto e lievito.

La tostatura

Il caratteristico colore nero e il sapore amarognolo derivano invece dalla tostatura dell’orzo, un procedimento nato per sbaglio a cavallo tra il 1600 e il 1700: la paternità di questa tecnica se la contendono Inghilterra e Irlanda, nel loro eterno conflitto e nasce in un mondo fatto di camini accesi con la torba, di operai e portuali grandi bevitori di birra, di pub anneriti dal fumo e nebbia così spessa da sembrare pioggia.

Qui il mito si fonde con la leggenda: per alcuni la birra stoutovvero “birra forte”, nasce nel 1666 dopo un incendio a Londra. Per non sprecare le scorte di orzo bruciato, il re Carlo II ordinò di utilizzarle lo stesso per la produzione di birra e di distribuirla gratis alla popolazione locale degli operai portuali.

Secondo la versione irlandese invece, in seguito ad un incendio del deposito di malto della Guinness, sarebbe stato Arthur Guinness in persona a decidere di non buttare via l’intero carico e di provare a produrre la birra utilizzando il malto bruciato, e quindi “tostato”. L’esperimento si rivelò un successo e il procedimento divenne l’elemento chiave della Guinness.

La schiuma

Per ottenere invece la caratteristica schiuma compatta e cremosa, il segreto è la spillatura con l’immissione di CO2 e azoto: a differenza della spillatura con l’uso di anidride carbonica, l’azoto non si disperde nel liquido, garantendo così che la Guinness rimanga “ferma”, con poche bollicine e creando la caratteristica schiuma compatta.

Il grado alcolico

La Guinness ha una gradazione alcolica di 4,2% ma l’azienda ha creato nel tempo alcune varianti con una gradazione maggiore, come ad esempio la Guinness Special Export che raggiunge l’8%.

Dove comprare la Guinness

Potete trovare la birra Guinness in praticamente tutti gli irish pub, sia in Italia, che all’estero. In Irlanda invece non sempre è presente, soprattutto nel sud dove è più diffusa la Beamish.

E’ però possibile averla anche a casa, sebbene non sia una birra comune come molte altre in commercio, sempre più supermercati la propongono sui propri scaffali.

Una buona alternativa è comprarla online, sfruttando tra l’altro le frequenti promozioni che permettono di risparmiare rispetto ai prezzi dei supermercati. Potete trovarla anche su Amazon, in diversi formati.

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Perché c’è la pallina nella lattina di Guinness?

Tra tutte i formati in cui viene venduta la Guinness al di fuori dei pub, il nostro preferito e quello che vi consigliamo di acquistare è senza alcun dubbio quello in lattina.

Questo perchè la Guinness in lattina, rispetto a quella in vetro, riesce ad avvicinarsi maggiormente al gusto della Guinness spillata nei pub grazie a una pallina inserita all’interno di cui molti si domandano il motivo della sua presenza.

Come sappiamo la particolarità della Guinness è che prevede un mix di azoto ed anidride carbonica per la spillatura, a differenza degli altri sistemi di spillatura che usano solo anidride carbonica. L’azoto serve a rendere la Guinness “ferma”, ossia meno gasata e dalla schiuma compatta.

Per ricreare il medesimo risultato è stata quindi ideata questa piccola pallina bianca riempita con azoto pressurizzato. Quando la lattina viene aperta, la differenza di pressione consente all’azoto di uscire spingendo l’anidride carbonica verso la superficie della birra: ciò aiuta a rendere la birra meno gasata e al contempo a formare il tipico cappello di schiuma densa.

Come spillare la Guinness

Le regole per la spillatura sono poche ma rigorose.

  1. Il bicchiere deve essere inclinato a 45 gradi e riempito per tre quarti.
  2. Poi va lasciato riposare per un paio di minuti: per la precisione Guinness consiglia 119,5 secondi
  3. Al termine del riposo il bicchiere deve essere riempito in posizione verticale a una temperatura di 8°.

Nel video che segue possiamo vedere una dimostrazione di come deve essere una spillata una birra Guinness.

Le varie tipologie di Guinness

Negli anni la produzione della birra Guinness si è ampliata con numerose varianti. Vediamo insieme le più diffuse.

Guinness Draught (4.2°)

La classica e intramontabile Guinness alla spina che tutti conosciamo.

Guinness Extra Stout/Original (4.2°)

Guinness Foreign Extra Stout (7.5°)

E’ la versione proposta fuori dal territorio irlandese con una gradazione alcolica diversa a seconda del luogo, ad esempio 5° in Cina, 8° a Singapore solo per citarne alcune.

Storia della Guinness

La leggenda iniziò a Celbridge, un incantevole villaggio nella Contea di Kildare. Proprio qui, nel 18° secolo, Arthur Guinness trascorse la maggior parte della giovinezza con la sua famiglia e imparò il mestiere da suo padre che lavorava per Arthur Price, l’arcivescovo di Cashel in Irlanda. In questo luogo fu spillata la prima pinta di Guinness, dove oggi si trova il pub chiamato Mucky Duck.

Arthur Guinness fondò il suo primo birrificio a Leixlip, nel 1756, dopo che ricevette un’inaspettata eredità del valore di 100 sterline dal suo padrino, l’arcivescovo Arthur Price. Gli affari procedevano con successo e così Arthur decise di investire nella sua impresa e di rilevare una nuova proprietà nel cuore della città di Dublino, a St. James’s Gate. Lo stabile, ormai in stato di abbandono, valeva talmente poco che  Arthur riuscì ad averlo per 45 sterline l’anno firmando un contratto con scadenza nel 10759, ben 9000 anni!

Da allora e per gli ultimi trecento anni la Guinness è stata prodotta lì.

L’espansione

Arthur Guinness morì nel 1803 lasciando un’attività fiorente e redditizia nelle mani di Arthur II, uno dei suoi dieci figli. Nel 1839 la produzione di birra raggiunse gli 80.000 barili l’anno, oltre 130.000 ettolitri, un risultato senza precedenti.

Il passo successivo fu quello di registrare, nel 1862, il marchio GUINNESS®. La crescita dell’azienda fu inarrestabile, al punto che negli anni ’80 la birreria di Dublino divenne la più grande al mondo, arrivando nel 1886 ad essere perfino quotata alla Stock Exchange, la Borsa di Londra di cui Edward Guinness diventa presidente.

La Guinness arriva a fine secolo in grande forma: la produzione è di circa due milioni di ettolitri e la birra scura più famosa al mondo invade i mercati di tutto il pianeta.

E’ proprio in questo periodo che l’ormai celebre marchio acquisisce alcuni dei simboli che la renderanno riconoscibile in tutto il mondo come prodotto irlandese doc: l’arpa irlandese e la firma del fondatore Arthur, entrambi ancora oggi visibili sull’etichetta.

Il boom del ‘900, il marketing e la pubblicità

Con l’arrivo del nuovo secolo la popolarità della Guinness cresce in maniera esponenziale arrivando a creare uno stile assolutamente unico, grazie alle campagne pubblicitarie che hanno raccontato l’universo Guinness in tutto il mondo.

Nel 1929 esce la prima campagna pubblicitaria realizzata da John Gilroy e gli slogan “Guinness for Strenght” e “My Goodness, My Guinness” entrano nella leggenda e nell’immaginario collettivo. Da questo momento in poi ha inizio la Guinness mania: appassionati di tutto il mondo cominciano ad acquistare e collezionare oggetti marchiati Guinness al punto che viene creato un apposito merchandising a tema.

Le pubblicità della Guinness coniate negli anni ’30 e ’40 dello scorso secolo sono entrate di diritto nell’immaginario collettivo per la loro forza comunicativa: gli slogan “Guinness Is Good For You”, “There’s nothing like a Guinness” o “Lovely Day For A Guinness” così come l’utilizzo di una variegata fauna composta da leoni, tucani, tartarughe e struzzi, solo per citarne alcuni, sono riconosciuti ovunque e riprodotti su una gamma vastissima di oggetti venduti in tutto il mondo, a creare un vero e proprio linguaggio Guinness.

La fauna della pubblicità Guinness negli anni è diventata paradossalmente più famosa del logotipo stesso della birra, l’arpa, a sua volta simbolo dell’Irlanda e del Trinity College di Dublino.

Nel frattempo, negli anni ’50, avviene anche una piccola rivoluzione produttiva: la sostituzione dei fusti in legno con quelli in acciaio inox e la spillatura con azoto, elemento indispensabile per rendere quasi ferma la birra e creare la classica schiuma compatta che caratterizza la Guinness.

L’ascesa commerciale della Guinness fu così eclatante da aprire, negli anni successivi, succursali in Nigeria (1962), Malesia (1965), Camerun (1970) e Ghana (1971) fino alla fusione, nel 1995, con la Grand Metropolitan, che oggi si chiama Diaegeo.

Guinness Storehouse, la fabbrica a Dublino

La storica fabbrica della Guinness di Dublino è l’attrazione turistica più visitata d’Irlanda ed è facile intuirne il motivo: in questo luogo leggendario i visitatori hanno la possibilità di intraprendere un vero e proprio viaggio nel mondo Guinness, partendo dagli ingredienti e dalla lavorazione, passando dall’universo pubblicitario, fino a raggiungere il Gravity Pub, un bar sul tetto della fabbrica da cui godersi, birra alla mano, una mirabile vista sui tetti di Dublino.

Abbigliamento e prodotti Guinness

Tshirt, felpe, giacche, bicchieri, portachiavi, cappelli e chi più ne ha più ne metta! Il merchandising Guinness è diventato negli anni un vero must per gli appassionati di Irlanda, grazie soprattutto all’alta qualità realizzativa oltre ovviamente ad un brand sinonimo di Irlanda e birra di qualità. La scelta sui vari prodotti è vastissima, cercate quello che più vi piace tra i prodotti di seguito.

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Curiosità

Ricette con la Guinness

La famosa birra scura irlandese si presta moltissimo, grazie alla sua corposità e al retro gusto tostato, ad essere utilizzata in cucina per una pluralità di ricette che spaziano dagli spezzatini di carne ai dolci!

La ricetta più famosa? Lo stufato alla Guinness ovviamente!

Guinness World Records

Se invece della birra stavate cercando informazioni sul Guinness dei Primati, sappiate che l’omonimo premio ha uno strettissimo legame con la fabbrica della birra Guinness!

Nel 1951 infatti Sir Hugh Beaver, amministratore delegato delle birrerie Guinness, partecipò a una battuta di caccia e fu successivamente coinvolto in una discussione su quale fosse l’uccello più veloce in Europa. Si trattava del piviere dorato o della pernice? Sir Hugh si rese conto che un libro con le risposte a questo genere di domande sarebbe stato di grande interesse.

L’idea di Sir Hugh divenne realtà quando Norris e Ross Mc Whirter, che al tempo gestivano una agenzia di ricerca di informazioni a Londra, furono scelti per la compilazione di quello che sarebbe diventato The Guinness Book of Records. La prima edizione, pubblicata il 27 agosto 1955, conquistò i primi posti nelle classifiche dei libri più venduti a Natale di quell’anno.

Da allora Guinness World Records è diventato un marchio noto ovunque e leader mondiale nel campo dei primati. Nessun’altra azienda raccoglie, verifica, omologa e presenta dati e informazioni sui record con lo stesso grado di completezza e autorevolezza.

Lo stesso libro dei record è diventato a sua volta un record. Con oltre 100 milioni di copie vendute in 100 paesi diversi e in 37 lingue, Guinness World Records è il libro soggetto a copyright più venduto al mondo!

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