La travagliata storia dell’Irlanda ha da sempre affascinato il mondo del cinema, dando la possibilità di intrecciare complesse storie personali ai fatti più drammatici accaduti nel passato.
Dall’invasione degli inglesi al turbolento periodo dei Troubles, l’Irlanda ha da secoli vissuto un lungo e faticoso percorso di indipendenza, rivendicazione e passione politica.
Queste caratteristiche della storia irlandese si riflettono quindi anche sulla produzione cinematografica che ha individuato in questo verde angolo di Europa, una fonte inesauribile di tematiche e drammi sociali.
Nel 1971, la giovane recluta Gary Hook viene inviato in Irlanda del Nord.
La situazione sarebbe abbastanza stabile se non fosse che all’interno dell‘IRA ci sono due fazioni in lotta tra loro. Nonostante le tensioni in corso, tutto sembra procedere come previsto fino a quando il soldato scopre casualmente che alcuni ufficiali dell’esercito sono coinvolti nella fabbricazione di ordigni per gli attentati.
Per cercare di stroncare i disordini in Irlanda del Nord e porre fine alla questione irlandese, nel 1981 Margaret Thatcher fece una scelta radicale e drammatica, abolendo lo statuto speciale di prigioniero politico e considerando agli occhi della legge ogni carcerato paramilitare della resistenza irlandese alla stregua di un criminale comune.
Per protestare contro questa decisione anti democratica, i detenuti appartenenti all’IRA della prigione di Maze iniziano lo sciopero “della coperta” e a quello dell’igiene, cui segue una dura repressione da parte delle forze dell’ordine.
Il primo marzo dello stesso anno, Bobby Sands, leader del movimento, inizia, seguito da altri detenuti, uno sciopero totale della fame, che lo condurrà alla morte, insieme a nove compagni, all’età di soli 27 anni.
L’appassionato film di Ken Loach (premiato con la Palma d’Oro a Cannes nel 2006) racconta l’irlanda del 1920, in cui contadini e operai delle campagne si uniscono per reagire agli uomini dell’esercito britannico sbarcati in forze sull’isola per impedire qualsiasi tentativo di rivendicazione di indipendenza.
Le vicende della rivolta irlandese sono ambientate nella contea di Cork, fra Bandon Town, Mallow, Buttevant e Coclea, in una meravigliosa campagna irlandese che sembra narrare gli eventi e descriverne la drammaticità come protagonista muto ma significativo.
30 gennaio 1972. Tredici persone muoiono e 14 vengono ferite dalle pallottole dell’esercito britannico che reprime così una manifestazione pacifica contro una legge che prevede la detenzione preventiva.
La giornata verrà ricordata come la ‘Domenica di Sangue’ ( Bloody Sunday ) e segnerà l’inizio della guerra civile.
Il film descrive in dettaglio gli eventi di quel giorno festivo seguendo quattro personaggi.
Ivan Cooper, un cattolico che lotta per i diritti civili; Gerry Donaghy, un cattolico che ama una protestante; il generale MacLellan che guida le truppe britanniche e un soldato che si trova nell’occhio del ciclone.
Un film di guerra sulla lotta per la pace.
Questo film accorato che è stato girato fra Derry e Dublino.
Il film ripercorre i sette anni della breve e ardente vita di Michael Collins (1891-1922), discusso eroe dell’indipendenza irlandese, ucciso in un’imboscata e della lotta intestina all’interno dell’IRA, il movimento di liberazione irlandese.
Per visitare i luoghi dove l’eroe ha lottato per l’indipendenza, occorre partire da Ftzwilliam Square a Dublino per recarsi poi a Wicklow Town e proseguire fino ad Avoca, Woodenbridge e Arklow, passando per le dolci colline di Redcross fino alla spiaggia dorata di Brittas Bay.
La drammatica storia di un clamoroso errore giudiziario è quasi interamente ambientata nel carcere dublinese di Kilmainham.
Ispirato a una storia vera racconta le vicende di quattro proletari irlandesi che vengono processati ingiustamente come terroristi dell’IRA e autori di una strage in un pub di Guildford il 5-10-1974, costretti a patire 15 anni di carcere prima che sia scoperta la loro innocenza.
Un giovane irlandese dell’Ira viene inviato a New York per acquistare una partita di armi necessarie alla causa indipendentista del suo paese.
Viene ospitato dal poliziotto Tom, di origine irlandese, che presto scoprirà la vera identità sul giovane terrorista.
Alcune scene del film sono state ambientate a Clogherhead, a nord di Dublino.